Orecchio sul Mondo Socio Sanitario – “Papà chi sono gli orchi? (parte 2)”

Scritto da il 11 Giugno 2024

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Orecchio sul Mondo (70) – Se ne parla tanto, se ne parla dappertutto, se ne parla qualche volta anche in maniera ossessiva: ma spesso non è sufficiente… L’educare, da parte del genitore, implica sviluppare le facoltà fisiche, intellettuali e morali, insegnare il modo di comportarsi nel contesto sociale; per cui attraverso la comunicazione dilazionata nel tempo e soprattutto senza forzare i tempi di elaborazione del bambino, gradatamente questo processo di
strutturazione e di interpretazione porrà il nostro piccolo di fronte all’ acquisizione della consapevolezza di una valutazione critica di eventi legati alla violenza; questi temi importanti e delicati, verranno così affrontati con la semplicità che conviene ad un bambino che acquisirà gli strumenti per comunicare il proprio disagio.

La violenza sui minori è perpetrata in ogni luogo ed in ogni contesto sociale: nessuno può essere sicuro di esserne immune! Questo è il motivo per cui ogni genitore deve essere sempre pronto ad interpretare quei segni e sintomi che il suo piccolo trasmette: irrequietezza, malesseri inspiegabili, ansia, tremori, insonnia, insomma tutto ciò che normalmente il vostro bambino non ha mai manifestato e che all’improvviso diventano fonte di preoccupazione: tutto ciò non deve mai essere né sottovalutato, né sopravalutato, pena sarebbe la generazione di psicosi pericolose ed inutili.

Il trattamento di recupero su vittime di abusi all’infanzia si è modificato nel corso di questi ultimi anni. Ancora pochi anni fa era centrato o sulle vittime, con interventi di area sociale come l’allontanamento del minore, o sui colpevoli, con interventi di area giudiziaria.

In ogni caso l’entità familiare risultava profondamente sconvolta e con la conseguenza di un grave danno per il bambino abusato. Col tempo le ricerche psicologiche hanno situato la violenza all’infanzia in un contesto allargato multiproblematico, dove si intrecciavano un complesso di relazioni psicologiche, sociali ed economiche: ciò ha focalizzato l’attenzione sull’intero gruppo familiare, nel tentativo di recuperare tutto il gruppo attraverso una trasformazione dei legami relazionali e comunicativi.

Questa ideologia diversa, che privilegia il recupero e non la vittimizzazione passiva, costituisce una sfida, rispetto alle inevitabili rotture provocate dall’abuso, nei confronti del solo intervento sociale o della sola attività giudiziaria che non portavano a nessuna trasformazione.

Riveste un ruolo importante, il lavoro esercitato dalle diverse associazioni di volontari che sempre più numerose si occupano di infanzia e di salvaguardarne i diritti; tuttavia, l’unica arma attualmente possibile per prevenire e debellare le forme di violenza gratuite nei confronti di minori rimane la comunicazione
attiva tra genitore e figlio, priva di vincoli legati al ruolo. “…Un bambino che subisce violenza, è una violenza sulla umanità…”

 

Orazio Cassiani 

 

 

LM in economia e management internazionale delle aziende sanitarie, LM in SIO. Master e senior in gestione e management delle HR, MADIMAS. Esperto in modelli di gestione ed accreditamento, risk management. PSQM certificato RINA. Consigliere OPI Reggio Emilia e già vice CID ER. Albo esperti AGENAS ed OPI. Ufficiale (cdg) CRI.

 

“Strumenti di gestione delle Risorse Umane in un’azienda sanitaria” di Orazio Cassiani

 

 

Dopo questi mesi ed anni caratterizzati da una pandemia, una guerra, una grande crisi economica, ho il piacere di annunciare l’uscita del mio prossimo libro intitolato “La gestione delle Risorse umane in un’azienda sanitaria“.

Espressione del lavoro in TEAM di studenti e stagisti, si offre quale strumento utile agli studenti per acquisire competenze ed esperienza ed ai professionisti sanitari per tracciare il perimetro entro cui sviluppare ed applicare modelli organizzativi innovativi.

Anche con questo ultimo elaborato tutti i proventi saranno destinati a La Caramella Buona Onlus“.


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