Carpi 2023-2024: pagelle dei giocatori reparto per reparto

Scritto da il 24 Giugno 2024

Pagelle del Carpi al termine della stagione 2023-2024

 

Carpi

Fonte foto: Lugli-A.C. Carpi

 

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Portieri

Lorenzi 7,5: il reggiano inizia come terza scelta e fa minutaggio nella Juniores. Gli infortuni di Viti e le incertezze di Rinaldini gli aprono la strada verso la porta a fine 2023. Debutta a 17 anni (i 18 li ha festeggiati l’11 febbraio) nel KO di Forlì per 2-1 e da qui in avanti Serpini spazza via tutti i dubbi. Cris mostra molta sicurezza, mentre la difesa trova quella compattezza che mancava. Si esalta nelle sfide cruciali contro Lentigione (Nanni al 90′), Sant’Angelo (Gomez all’85’), Aglianese (Viscomi e Marino) e Imolese (Diawara sul parziale 1-0 dei rossoblù). Nel travolgente girone di ritorno gioca quasi sempre (salta per infortunio Sammaurese e Forlì) e nel finale lascia i pali al recuperato Viti. L’unica macchia è il gollonzo di Manes dell’Imolese nell’1-1 al Galli. Forse quell’errore gli ha negato la titolarità nell’ultima trionfale giornata contro il Certaldo. In estate, dopo alcune vicissitudini nelle Giovanili della Reggiana, stava meditando sul proseguimento della sua carriera. Il 1° febbraio ha rinnovato fino al 2026.

 

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Fonte foto: Lugli-A.C. Carpi

 

Viti 6: a 20 anni Lorenzo festeggia il suo terzo campionato consecutivo di Serie D dopo quelli vinti da riserva con San Donato Tavarnelle (5 presenze) e Arezzo (11), club che lo ha mandato in prestito a Carpi per farsi le ossa. Debutta in Coppa Italia contro il Corticella (sconfitta ai rigori) e nel 3-2 sul Prato (non appare impeccabile sulle reti toscane), poi un infortunio al ginocchio gli ha impedito di competere con l’altro under coetaneo Rinaldini. Avendo maturato un minimo di esperienza in più, in teoria avrebbe potuto essere il numero 1. Quando recupera a pieno si trova davanti un Lorenzi in ottima forma. Nelle ultime giornate vive comunque da titolare il 2-1 da infarto sul Forlì e il glorioso 5-1 sul Certaldo.

Rinaldini 4,5: il precoce infortunio di Viti cancella la staffetta in porta, quindi Rinaldini (prestato dall’Entella, zero presenze nel calcio dei grandi) diventa il portiere titolare del Carpi nel girone di andata. In principio gli manca la fortuna (Fanfulla e Lentigione), ma poco dopo compaiono errori individuali (quasi ogni tiro è un gol incassato) e incertezze a catena (Victor San Marino, Corticella, Sangiuliano). Si esalta nel complicato 1-0 sull’Aglianese, poi nella successiva trasferta persa contro il Progresso si butta goffamente dentro un cross innocuo di Selleri. La sua avventura emiliana finisce qui. Nel mercato invernale l’Entella lo gira alla Matese (ultima nel Girone F), con cui Ruben disputerà 16 gare.

Mat. Rossi s.v.: svincolato dal Picerno, a inizio settembre 2023 il 24enne carpigiano prodotto del vivaio torna in biancorosso (dopo la Serie C assaggiata nel 2021) per sopperire all’infortunio di Viti e viene ufficializzato a metà ottobre. Le prestazioni incerte di Rinaldini convincono Serpini a dargli una maglia da titolare contro il Ravenna. Non ha colpe nel contundente 3-0 dei romagnoli, però non avrà altre occasioni di mostrare il suo valore. Anzi, a fine novembre il contratto di Matteo non si rinnova. Finirà la stagione con un’altra presenza nel Borgo San Donnino, retrocedendo in Eccellenza.

Malagutti s.v.: nessuna presenza per il ragazzo della Juniores, che però entra stabilmente nella lista dei convocati a inizio 2024 e va in panchina nelle trasferte contro Fanfulla e Sammaurese.

 

Difensori

Calanca 10: prende il massimo dei voti perché la terza stagione è stata quella della consacrazione per il 27enne capitano del Carpi, l’unico superstite della rifondazione del 2021 con Claudio Lazzaretti presidente. Calle conferma tutte le qualità che gli sono state ampiamente riconosciute (attaccamento alla maglia, capacità di guidare i compagni ed equilibrio) e si rende protagonista di un girone di ritorno superlativo, nel quale tutti hanno alzato il livello delle prestazioni. Gioca quasi sempre (30 presenze, 107 in totale) e dà il suo solito contributo nell’area avversaria con 3 gol (sono 12 in biancorosso). L’ultimo, alla terzultima giornata e al 90′ per firmare il 2-1 sul Forlì, è stato da apoteosi e ha messo l’ipoteca sulla vittoria del Girone D. Lo ha festeggiato con una corsa incontrollabile in stile Marco Tardelli nella Finale del Mondiale di Spagna 1982, mentre i compagni lo inseguivano e il Cabassi perdeva la voce. Una istantanea che non dimenticherà mai, come la meritata coppa alzata al Cabassi dopo l’1-1 nella Poule Scudetto contro la Pianese.

 

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Rossini 9: il centrale carpigiano è stato La Roccia. Proveniente dal Lentigione, parte come riserva di Maini che però si infortuna al ginocchio già alla terza giornata. Al debutto da titolare, nello 0-0 in Toscana contro la Pistoiese, sbatte con la testa su un piede di Rinaldini ed è costretto ad uscire dopo aver lasciato in apprensione tutto il Melani. Torna immediatamente disponibile, nel girone di andata vive il già citato rendimento altalenante di tutto il gruppo e a fine novembre uno stiramento lo spedisce in infermeria. Rientra malino alla prima di ritorno contro il Prato, poi letteralmente non sbaglia più nulla e domina tutti i migliori attaccanti del Girone D. Un altro infortunio lo frena nella volata finale. Si rivede a Imola e all’84’ gli annullano il gol del 2-1 (Sall in fuorigioco sporca il suo imperioso colpo di testa) che poteva valere la promozione in Serie C con un turno di anticipo.

 

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Cecotti 9: il padrone della fascia sinistra. Si può riassumere così la stagione del biondo 18enne terzino prelevato in prestito dal Milan. A differenza di Verza e Tcheuna, Cecco è stato più propenso alla difesa che all’attacco e gli è mancato soltanto il gol. Il risultato si traduce in precisione, copertura, equilibrio, concretezza e la giusta dose di rabbia agonistica senza sforare. Si è perso il conto di quanti anticipi o chiusure chirurgiche sul diretto avversario sono state seguite da applausi e urla di incitamento. Ha chiuso mezzo acciaccato ed è stato perfino preso di mira dal Forlì per una interpretazione univoca/assurda delle squalifiche (tutto legato all’esclusione della Pistoiese). Può senz’altro migliorare e sarebbe davvero grandioso se rimanesse in Emilia per misurarsi nel calcio professionistico.

 

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Tcheuna 8,5: statura bassa, fisico robusto e corsa infinita. Il terzino destro di origine camerunense aveva arato la fascia nel Corticella vincitore dei Play-off 2023. A Carpi si ritaglia i primi spazi da titolare quando Verza ha un problema muscolare. Risponde con 2 gol di fila contro Lentigione (pari al Cabassi in 10 contro 11) e Sant’Angelo, mostrando una galoppata notevole e grinta da vendere. Nel girone di ritorno Serpini lo accomoda in panchina, lo dosa e lo scatena nelle ultime 5 giornate. Segna il suo quarto gol stagionale alla Sammaurese (già punita anche all’andata al Cabassi) e rimpiazza Cecotti concedendo zero. Esplosivo.

Verza 8,5: il terzino destro preso dalla SPAL ha inaugurato la sagra biancorossa dei gol sbloccando la sfida contro il Prato. Si è poi ripetuto nelle ampie vittorie contro il Mezzolara (4-0 in trasferta e 3-0 al Cabassi). Bravo in difesa, ha spinto quando doveva senza esagerare. La concorrenza di Tcheuna (22 presenze per entrambi in campionato) non lo ha mai condizionato. Ha chiuso nel migliore dei modi la sua prima annata nel calcio vero. Per l’anno prossimo è già sotto contratto visto che aveva firmato un biennale.

Zucchini 8: l’esperto centrale modenese arriva al Cabassi dal Desenzano a metà dicembre 2023, quando Maini, Rossini e Frison sono tutti KO. Debutta di prepotenza nel 3-1 contro l’Imolese e non fa rimpiangere i colleghi assenti. Si può dire che è stato il migliore dei rinforzi invernali. Sommerà 17 presenze divise tra ingressi al 90′ per blindare il risultato e prestazioni perfette da titolare in coppia con Calanca. La sua partita è la trasferta vinta per 2-1 sull’Aglianese, dove rimpiazza Rossini al 29′ e segna di testa il sorpasso al 66′, consegnando al Carpi l’ennesima vittoria di peso in un campo fino ad allora considerato impossibile.

Maini 6: possente centrale proveniente dal Forlì, affianca Calanca al centro della difesa e si inventa un gol favoloso in slalom nel 5-1 sul Borgo San Donnino. Alla terza giornata contro il Fanfulla si infortuna al ginocchio sinistro all’84’ (i cambi erano esauriti e i lombardi faranno il beffardo 2-1 al 93′), quindi si perde il resto del torneo, rimanendo sempre vicino ai compagni. Serpini gli concede minuti nella Poule Scudetto contro Pianese e Campobasso. In Molise Maio entra al 63′ ed esce all’81’ per un nuovo guaio al ginocchio operato. Dopo Sall, il “premio sfortuna del Carpi 2023-2024” passa a lui (da condividere con Tentoni).

Frison 6: scuola Fiorentina (3 Coppe Italia vinte con la Primavera) e reduce da una breve avventura in Serie C al Fiorenzuola, Filippo è arrivato al Carpi a inizio ottobre a causa degli gli infortuni di Maini e Rossini. Dopo solo 3 apparizioni, pure lui ha dovuto fare i conti con la “maledizione dei difensori centrali”. Ha giocato solo spezzoni una volta tornato disponibile.

Sabattini s.v.: il 19enne terzino destro uscito dallo United Carpi ha avuto pochissimo spazio (4 presenze in D, 7 totali), soprattutto se pensiamo che nella scorsa stagione aveva disputato 30 partite con un rendimento decente.

Laamane s.v.: il 20enne terzino destro/sinistro italo-marocchino è stato ancora meno utilizzato (un minuto in D e 13 nella sfida della Poule Scudetto contro la Pianese) di Sabattini.

Pirondi s.v.: il centrale della Juniores ottiene 4 citazioni in panchina (la prima nella rovente trasferta di Prato) nel corso del girone di ritorno.

 

Centrocampisti

Mandelli 10: Calanca è stato il leader caratteriale, mentre Mandelli è stato anche il leader tecnico. Il regista ex Desenzano (con recenti esperienze in Serie C) ha dato letteralmente tutto quello che aveva. Frenato da una squalifica (saltò i primi turni contro Prato e Borgo), a Pistoia ha rimpiazzato Rossini alla perfezione al centro della difesa. Sarà un caso, ma Mande è mancato per un infortunio nella peggiore striscia dei biancorossi (sconfitte contro Corticella e Ravenna inframezzate da un pareggio amaro al Cabassi contro il Sangiuliano). Si riprende il suo posto, ma non è al massimo. Prima della partita di ritorno contro la Pistoiese rischia di mancare per un colpo subìto in allenamento. La classifica preoccupa, scoppia il caso D’Orsi, il Ravenna potrebbe scappare in maniera quasi definitiva e sembra imbattibile… Ed è qui che Andrea dà l’esempio di cosa significa stringere i denti e lottare alla morte. Gioca titolare, trascina i compagni nell’assedio della ripresa e all’84’ stampa il definitivo 3-2 che svolta la stagione. Da qui in avanti lui e il Carpi diventano inarrestabili e imbattibili. Gestisce il ritmo (suo e della squadra), recupera palloni, fornisce 9 assist, mette la faccia sempre in campo e fuori… A fine campionato, quando la tensione è alle stelle, gioca con una disinvoltura che fa venire i brividi. Privarsi di una faro del genere sarebbe un’ingiustizia. 

 

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Forapani 9: il 21enne ex Adriese è stato il compagno più fedele e costante di Mandelli. Atletico, pulito, grintoso, preciso (4 assist) e determinato quando c’era da mettere la gamba. Parte forte con un piattone al Prato nella prima giornata, si mantiene in generale ad alti livelli e conclude l’andata con una punizione eccellente nel 3-1 sul Certaldo. Rischia di impiccare la stagione alla seconda di ritorno nel deludente 1-1 casalingo contro il Borgo San Donnino ultimo, però si è rifatto immediatamente nel 3-2 contro la Pistoiese con una perla da fuori area. Da lì è iniziato, per lui e per il Carpi, un altro campionato. Come Verza, il suo contratto scade nel 2025. La Serie C se la stramerita. 

 

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Mas. Rossi 8: mezz’ala ex Lentigione col vizio del gol, il girone di andata lo vive più in infermeria che in campo (in estate si era operato al ginocchio destro). Nel 2024 entra piano piano nelle rotazioni di Serpini, diventa titolare fisso dopo il secondo infortunio al ginocchio di Tentoni e si fa notare per l’atteggiamento agguerrito e generoso. Una volta compiuto il sorpasso sul Ravenna, nel seguente impegno al Cabassi contro il Mezzolara (sua ex squadra) inaugura di rapina il 3-0 e rompe un equilibrio che stava cominciando a preoccupare. Prende sempre maggiore confidenza e chiude il campionato in prima linea con una doppietta nel 5-1 contro il Certaldo.

 

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Larhrib 7: il 20enne trequartista marocchino, protagonista della rivelazione Corticella (11 gol nel 2022-2023), gioca quasi tutti gli incontri della stagione segna solo nel 3-1 esterno dell’andata contro il Sant’Angelo con un destro a giro da applausi. Impiegato talvolta pure da ala sinistra, non ha avuto la continuità che ci si aspettava ed è stato spesso alternato con Cortesi dietro le punte. È andato troppo a sprazzi con i suoi dribbling e ha pagato qualcosa sul piano fisico. Ha dato l’impressione di cavarsela meglio da subentrato che da titolare, come nel 3-0 al Mezzolara che faticava a essere sbloccato. 

Tentoni 6,5: è un autentico talismo visto che ha centrato la quarta promozione in Serie C (categoria frequentata tra il 2016 e il 2023) in 4 anni di Serie D. Arriva in Via Marx con un ginocchio sinistro in fase di recupero, ottiene qualche spazio da subentrato e rientra ai box da fine novembre a fine gennaio. Nel girone di ritorno Tento entra in condizione, segna nel 3-0 in Lombardia al Sangiuliano (punito anche nel 2-2 dell’andata) e, nel miglior momento, si infortuna al ginocchio destro durante la gara decisiva contro il Ravenna. Condivide con Maini il “premio sfortuna”.

Beretta 6,5: Bob è il colpo ad effetto del mercato invernale, il grande ritorno dopo una prima parte di stagione poco positiva in Serie C al Fiorenzuola. Un fastidio muscolare non gli permette di essere subito al meglio o di replicare anche parzialmente i numeri con cui se ne era andato (8 gol e 10 assist). Fatica a entrare tra i titolari, però mette il suo sigillo sulla promozione con il corner al bacio che vale il 2-1 di Calanca al Forlì. A Imola fa esultare persino Rossini con una punizione panoramica, ma questo 2-1 viene cancellato per un tocco in fuorigioco di Sall. 

Bouhali 6: Aimen è uno dei soldati di Serpini del Lentigione vincitore dei Play-off nel 2022. Dopo le 29 presenze in Serie D del 2022-2023, questa volta ha un ruolo da gregario e da uomo-spogliatoio. Nel girone di ritorno alcuni malanni fisici lo lasciano ai margini fino alla fine di marzo. Si rivede da titolare e con la fascia da capitano (Calanca era squalificato e Mandelli infortunato) nell’1-1 di Imola e nel 5-1 contro il Certaldo sfiora il suo primo centro da carpigiano.

D’Orsi 6: l’ultimo innesto supplementare del mercato estivo è il versatile ex Ravenna, schierato da Serpini come mezz’ala sinistra. Corre a perdifiato, non si risparmia, fornisce 5 assist e si integra benissimo a centrocampo con Forapani e Mandelli. Eppure lascia il Carpi come era giunto, ossia alle battute finali del mercato invernale. Va in Serie C al Renate (14 presenze, 2 assist e una salvezza sofferta) dopo un tira-molla che infastidisce tutto l’ambiente prima del match al Cabassi contro una Pistoiese alla deriva. Si congeda con il suo unico gol nel 2-0 di Lodi contro il Fanfulla, nella prima vittoria della mega rimonta sul Ravenna.

Ofoasi s.v.: ghanese cresciuto nel Bologna ed ex Lentigione, non ha avuto molto posto né a centrocampo e nemmeno da terzino.

Gerbino s.v.: trequartista arrivato dal Novara nel mercato di riparazione, deve sgomitare con Cortesi, Larhrib e Beretta.

Montuoro s.v.: 2 panchine a inizio 2024 per il trequartista della Juniores contro Borgo San Donnino e Fanfulla.

 

Attaccanti

Saporetti 10: ha riconquistato la Serie C (provata con poche soddisfazioni nel 2022-2023 tra Trento e Renate) a suon di gol, come tutti si aspettavano, lui per primo. 29 presenze in campionato, 21 reti (come Gherardi e Roncarati nel 2006-2007) e 7 assist. Capocannoniere assoluto di tutta la Serie D. Nel girone di andata chiude con 10 centri, sommati agli 11 del ritorno (12 se contassimo il 3-2 alla Pistoiese). Aggiungiamo 3 doppiette, 6 rigori trasformati su 7 calciati, 8 giornate consecutive sul tabellino marcatori e gol di ogni tipo (anche di testa). Si sblocca già all’esordio firmando di furbizia il contestato 3-2 contro il Prato al 91′. Alla quarta giornata contro il Lentigione viene espulso al 38′ per un buffetto a Capiluppi e riceve 3 giornate di squalifica. Rientra in un momento di difficoltà, però il suo apporto realizzativo non manca quasi mai. Il problema è che spesso è troppo lontano dalla porta e sembra fuori dal gioco. Nel 2024 si vede un Sapo più incisivo nel gioco di squadra, a suo agio con la fantasia di Cortesi e l’agilità di Sall. Le poche volte che è stato arginato, si è fatto comunque notare con assist decisivi (Corticella e Aglianese su tutti), oppure segnando all’improvviso come nell’1-1 in trasferta contro l’Imolese. In totale i gol sono 22 se contiamo la zampata da rapace nell’1-1 contro la Pianese nella Poule Scudetto. Il bomber che mancava.

 

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Sall 9: Papi si è preso con gli interessi tutte le gioie che la scorsa stagione gli erano state negate da infortuni a raffica e prestazioni sottotono. Parte dietro Arrondini nelle gerarchie, poi dalla sesta di andata a Sant’Angelo (gol e assist) diventa il socio perfetto di Saporetti. Fornisce 7 assist e sigla 11 gol, i più significativi contro Lentigione (1-0 nel sintetico di Sorbolo), Ravenna (1-0 da sorpasso in classifica) e Forlì (entra a inizio ripresa per Arro, pareggia di classe al 72′ e incendia il vertiginoso assedio). Combatte contro difensori strutturati e non si arrende mai. Mentalmente ha fatto passi da gigante e sembra pronto per fare la sua parte anche in Serie C.

 

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Fonte foto: Lugli-A.C. Carpi

 

Cortesi 8: prelevato dal Lentigione, la scheggia impazzita dell’attacco carpigiano è stato Corte, trequartista spilungone con piedi fatati, capace di evaporare tra gli avversari, inventare dribbling e giocate surreali dal nulla. Mette a referto 9 assist (come Mandelli) e 6 gol, trovando ispirazione contro le big (Victor San Marino andata e ritorno, Imolese, Corticella e Ravenna nello scontro diretto al Cabassi). Prevale nei ballottaggi contro il più giovane Larhrib e fa valere (nonostante qualche pausa) la sua determinazione nel raggiungere l’obiettivo principale, giocando pure sul dolore di qualche infortunio. Ha trasmesso la fame giusta a tutti.

 

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Arrondini 7: l’Airone ha vissuto una stagione simile alla precedente, ossia con pochi gol (6) e lunghissimi digiuni (da 19 partite a secco è salito a 21). Parte nell’11 iniziale, poi viene superato da Sall e relegato in panchina. Il suo momento di gloria è arrivato alla quintultima giornata di campionato, quando ha risolto da subentrato l’intricato match casalingo contro il Progresso, fondamentale per tenere il Ravenna a distanza di sicurezza. Si è ripetuto nel 3-0 esterno sulla Sammaurese (1 rete e 2 assist da titolare) e ha archiviato la festa promozione con il definitivo 5-1 al Certaldo.

 

Allenatori

Serpini 10: la portata dell’impresa che ha compiuto merita questo voto che deve essere condiviso con tutta la dirigenza (Lazzaretti, Motta e Bonzanini) che ha sempre creduto nel suo lavoro e non gli ha mai fatto mancare fiducia, nemmeno dopo la sconfitta traumatica contro il Progresso o il pessimo inizio di 2024 contro Prato e Borgo San Donnino che sembrava essere una pietra tombale sulle ambizioni di primo posto. Mister Serpini ha avuto nervi saldi e si è trovato a dover gestire di tutto, dagli infortuni dei centrali difensivi (Maini, Rossini e Frison) a quelli del centrocampo (Mandelli, Tentoni, Rossi, Bouhali e Beretta); dalla porta senza un portiere fisso per quasi tutto il girone di andata (li ha provati tutti e alla fine ha puntato sulla terza opzione Lorenzi) al caso D’Orsi agli sgoccioli del mercato invernale che stava rischiando di minare l’unità di intenti e le ultime possibilità di insidiare il Ravenna. Sempre con i piedi ben piantati a terra, ha egregiamente assemblato un organico costruito per vincere e ha costruito nel corso di un girone di ritorno perfetto un Carpi ingiocabile, solido, dominante, cinico, trascinante e capace in qualunque momento di tirare fuori l’asso vincente. Finalmente potrà misurarsi con il calcio professionistico dopo i tanti successi accumulati tra i dilettanti.

 

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Fonte foto: Lugli-A.C. Carpi

 

 


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